Chi desidera investire e al contempo accantonare, ricerca sul mercato naturalmente sempre le opzioni che si rivelano da un lato affidabili, dall’altro anche assai piene di profitto. Difatti, non vi sarebbe ragione di rivolgersi a un istituto bancario se si volesse unicamente custodire il proprio patrimonio: sarebbe sufficiente riporlo in un luogo sicuro, senza oneri e senza saggi di interesse e avremmo comunque ciò che abbiamo conservato.
Nondimeno, al giorno d’oggi, mentre le circostanze si trasformano e i nostri averi paventano le ripercussioni dell’inflazione, che potrebbe a tutti gli effetti annullare i tentativi di recupero e di potenziamento delle risorse che deteniamo in questo istante, si cerca di dare spazio ad alcune varianti di percentuali di interesse tutte atte a migliorare il rendimento del nostro patrimonio.
Non si tratta di somme astronomiche, sono poca cosa; ma tutto ciò che ne possiamo ricavare è la certezza dell’impiego e in ogni caso, seppur modesto, anche un incremento del patrimonio, di cui conosciamo l’ammontare già a partire dal momento in cui sottoscriviamo il nostro titolo fruttifero postale. Proviamo a comprendere come agire e come opera il tutto.
Discutiamo di titoli fruttiferi postali
Sin dalla loro creazione, i titoli fruttiferi postali hanno sempre destato un certo interesse poiché rappresentano un modo per venire incontro alle necessità dei clienti delle Poste Italiane, che desiderano avere la chance di mettere da parte dei risparmi per utilizzarli dopo un certo periodo, con la garanzia di non compromettere i loro guadagni e il loro denaro.
Ma ciò che nel tempo si è cercato di mettere in risalto è l’interesse crescente di coloro che volevano sì possedere un titolo postale, ma che al contempo fosse in grado di offrire qualche forma di profitto considerevole, anche per non ritrovarsi a dover fare i conti con una diminuzione di valore del proprio patrimonio con il trascorrere del tempo; una situazione che in questo momento sta capitando a numerosi clienti di Poste.
Da qualche tempo è nata la soluzione del saggio di interesse agevolato al 7%, una scelta a cui ci si può indirizzare. Certo, non si tratta di chissà quali lauti guadagni, ma sono pur sempre notevoli cambiamenti su un importo anche piuttosto semplice, che cresce e di cui sei consapevole fin dal momento in cui decidi di sottoscrivere il titolo postale in questione. Affidabilità e chiarezza, in questo caso, sono fondamentali.
Come agisce questo saggio di interesse al 7%?
Diciamo che per lo più sono benefici quando parliamo del saggio di interesse al 7%, pensando al fatto che di solito quando si depositano dei risparmi su un titolo postale non si ottengono chissà quali somme aggiuntive. Ma in un arco di tempo che può variare dai 5 ai 20 anni, puoi certamente contare in più su questo importo, che comunque fa una certa differenza alla fine dei conti.
Così si comincia a mettere in evidenza una cosa molto più precisa: sono sempre più le persone che, attirate da questa soluzione, non solo sottoscrivono i titoli postali già molto richiesti, ma si avvicinano al saggio al 7%, che dà sicurezza, perché è tutelato dallo Stato; non prevede costi né di sottoscrizione né di gestione; e presenta un tasso ovviamente agevolato, come mai se n’erano visti finora in circostanze simili.
Resta anche un altro aspetto importante, che è determinato dalla duttilità. Se decidi di sottoscrivere, sei tu che stabilisci quando deve giungere a scadenza il titolo e puoi ritirare i tuoi soldi arricchiti del guadagno con il saggio di interesse al 7%; ma al contempo, se dovessi avere bisogno dei tuoi soldi, puoi comunque prelevarli, a condizione che tu non abbia diritto alcuno agli interessi maturati fino a quel momento che ovviamente perderai.
Come fare per sottoscrivere un titolo postale al 7%
Intanto, sappi che non ti occorre nulla di particolare. Prova solo a fissare un appuntamento presso l’ufficio postale più vicino a casa tua e rivolgiti a loro per chiedere tutte le informazioni precise su questo particolare saggio di interesse. Loro sapranno rispondere a tutte le tue domande, specie se hai intenzione di sottoscrivere un titolo fruttifero con questo saggio di interesse per terzi, come se fosse una sorta di dono.
Ricordati che servono i tuoi dati e quindi tutti i tuoi documenti e quelli chiaramente relativi alla persona a cui il titolo è rivolto, se non sei tu è ovvio. E sottoscrivi tutte le clausole in base alle tue intenzioni e alle tue possibilità. Del resto, devi sapere che non si può essere più certi di questa soluzione perché è tutto messo per iscritto e sei tu che determini tutte le condizioni e l’importo preciso senza costi aggiuntivi o che compaiono all’improvviso.
Infine, versa il tuo patrimonio, qualunque esso sia, senza fare distinzioni tra importi elevati o modesti e a questo verrà calcolato in base al periodo di maturazione il saggio di interesse al 7%. Quindi, nello stesso momento in cui sottoscriverai saprai anche a quanto ammonterà il patrimonio finale con tutti gli interessi sommati insieme. Un altro dettaglio che spesso non è facile avere a nostra disposizione.
Affidabilità e chiarezza
E’ chiaro che di fronte a questi due importanti requisiti, quali sono affidabilità e chiarezza, non ci sia ovviamente nulla di diverso a cui fare riferimento. Ti trovi in una situazione sicura che ti consente di stare tranquillo vivendo il rapporto con l’investimento in modo sereno e consapevole e senza necessariamente temere che si possa perdere tutto.
Investire e accantonare oggi non è così semplice. Ma con questa soluzione dei titoli fruttiferi postali insieme al saggio di interesse fisso al 7% hai una maggiore sicurezza e chiarezza da parte di Poste Italiane, che continua a operare in funzione dei propri clienti e per accrescere la fiducia da parte di quelli nuovi attratti da queste nuove possibilità.