Digitale terrestre: ecco la lista dei canali che non si vedranno più dal prossimo mese

Nuovo ordine dei canali che riguardano il digitale terrestre, un contesto che oramai qualsiasi telespettatore o comune cittadino italiano ha imparato a conoscere con concretezza e con facilità. Si tratta infatti di un tipo di tecnologia che ha visto l’esordio intorno ai primi anni 2000 ma che è ancora in sviluppo ed evoluzione.

Il digitale terrestre è ancora in “progressiva evoluzione” a causa di una necessità tecnologica che è stata resa possibile solo dalle ultime forme di trasmissioni, per questo motivo non in tutte le zone del paese i canali sono stabili ed è probabile che anche per il resto del 2025 la condizione dei canali vecchi e nuovi sarà portata a cambiare ancora.

Alcuni canali infatti sono già spariti, altri sono stati sostituiti da versioni in alta definizione (HD) ma ci sono stati anche cambiamenti legati alle numerazioni. Cosa cambierà a partire dal prossimo mese? Esaminiamo la situazione più nel dettaglio, provando a comprendere anche perchè questi cambiamenti saranno ancora presenti nella nostra tv.

La TV in digitale

Il Digitale terrestre ha avuto una forma di scopo molto chiaro, anche dal principio ossia di sviluppare una tecnologia di ampia diffusione in grado di rappresenatre uno step evolutivo, nella qualità dei contenuti ma anche nella quantità: più canali sono infatti divenuti una realtà “normale” già nel primo decennio del nuovo secolo.

La prima generazione infatti in Italia ha complessivamente visto la sua attuazione a partire dal 2010, ma il processo evolutivo, come detto non si è arresato: le nuove frequenze digitali avevano già preso il posto di quelle analogiche, questo ha portato la necessità di un cambio fisico / tecnologico con nuovi ripetitori per supportare le nuove frequenze.

Anche da parte dei consumatori quindi i cittadini comuni è stato necessario adeguarsi in modo evidente con nuovi TV e decoder. Processo che si è ripresentato a partire dalla fine del 2023, quando è stato attivato il processo per il passaggio da prima generazione del digitale terrestre, alla seconda di generazione, definiat anche DVB-T2.

Il perchè della 2° generazione

Il motivo stavolta è stato meno chiaro a molti ma comunque rilevane: la nuova moltitudine di tecnologie hanno permesso lo sposatmento di frequenze su una nuova forma di tecnologia, così da lasciare spazio a quelle precedenti libere, così da essere utilizzate per le connessioni mobili 5G, oramai sempre più diffuse in tutto il paese.

Nuovi decoder e nuovi TV, per questo motivo tutti i dispositivi televisivi venduti dal mese di dicembre 2020 per legge europea devono presentare una compatibilità già totale con il DVB-T2. Anche in questo caso però il processo non è portato ad essere concluso e non è chiaro se si concluderà nei prossimi mesi con assoluta certezza.

Dalla fine di febbraio 2024 è avvenuta la conclusione del definitivo step verso la nuova tecnologia, anche se non ha riguardato tutte le regioni nello stesso modo e nello stesso momento. Per questo alcuni canali potrebbero effettivamente sparire o non essere più fisicamente disponibili nella tradizionale numerazione che è già presente nel nostro TV/Decoder.

Cosa cambia

Alcuni canali del gruppo Rai, come ad esempio Rai storia ma anche Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual oltre a Rai Premium HD e Rai News 24 infatti potrebbero essere già “saltati” e non essere più visibili, in quanto questi stanno seguendo il passaggio sia sul DVB-T2, sia sul Simulcast ovvero una tecnlogia di trasmissione simultanea che riguarda anche le trasmissioni radio.

Per questo può essere necessario aggiornare più spesso la lista canali, per verficare la loro presenza (ad esempio Rai Premium si trova al numero 25, e potrebbe entrare in “conflitto” con la versione non HD). E’ importante verificare la compatibilità del nostro tv o decoder con il nuovo standard se lo abbiamo acquistato prima del mese di dicembre 2020.

E’ possibile farlo indirizzandoci presso il Canale numero 100, in questo canale dovrebbe essere visibile la sigla HEVC Main 10@ sullo schermo, che conferma la compatibilità completa con il nuovo standard. In caso contrario, è il momento di acquistare un nuovo Tv oppure fare ricorso ad un decoder supplementare per la visione.

Il futuro?

Il 2025 sarà prevedibilmente un anno di “conferme” e di stabilizzazione dei canali. Fonti Rai hanno portato la presenza costante e comune di nuovi aggiornamenti riguardanti soprattutto la qualità del contesto audio e video, con la compatibilità già attiva per diversi canali per quanto riguarda la risoluzione 4K, che diventerà realtà anche per altri canali.

E’ probabile un nuovo riformulamento della numerazione per diversi canali dell’orbita nazionale, anche se si hanno ancora poche notizie in merito: in Italia i processi che riguardano la TV sono spesso sottoposti ad una sottovalutazione nelle tempistiche quindi è necessario più tempo di quanto preventivato per la loro attivazione effettiva.

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