Attenzione a potare l’olivo: ecco cosa devi sapere

Chiunque abbia avuto modo di visitare alcune regioni d’Italia, come Toscana o Puglia, si sarà sicuramente imbattuto in una o più olivete. Gli olivi, infatti, sono piante arboree ampiamente coltivate nelle nostre zone e, più in generale, nell’areale del Mediterraneo (come in Tunisia e in Spagna), per la produzione delle

olive, i loro frutti, da cui ricavare il famoso condimento che tutti conosciamo: l’olio extra vergine di oliva. La pianta è rustica, endemica del bacino del Mediterraneo, e in grado di sopravvivere per secoli se curata al meglio e se in presenza di condizioni climatiche e di terreno ideali per la propria sopravvivenza.

L’olivo è una pianta che necessita, infatti, nel corso dell’anno di alcuni interventi colturali in grado di favorirne il pieno sviluppo, dare ad essa una forma e una struttura ideale per la raccolta delle olive e, di conseguenza, ottenere un abbondante raccolto. Proseguendo con la lettura, in particolare, potrai scoprire come potare i tuoi olivi al meglio.

Olea europea, alias olivo

Olea europaea è il nome scientifico della pianta di olivo che tutti conosciamo. Si tratta di una pianta arborea sempreverde (ovvero che non perde mai completamente le foglie) della famiglia delle Oleaceae, da cui deriva il nome. Come accennato nei paragrafi introduttivi, a differenza di piante come il pomodoro e la

patata, l’olivo è endemico delle zone del Mediterraneo e vede qui la sua origine. Proprio per questo motivo è coltivato con successo per la produzione di olive da cui ricavare l’olio extra vergine. Passiamo alla descrizione della pianta: essa si presenta come un albero dal fusto spesso, nodo e dal colore grigiastro.

Le foglie, lanceolate e coriacee, sono rigide e hanno margini “taglienti”. I piccoli fiori, sono poco visibili e di colore biancastro. Essi solitamente spuntano in primavera, riuniti in grappoli da cui, nel periodo successivo, si formeranno i frutti, ovvero le olive che tutti conosciamo, di forma rotondeggiante e di colore violaceo a maturazione.

Il ciclo vitale dell’olivo

Anche il fatto che l’olivo è una pianta dallo sviluppo lento e costante è stato accennato nei primi paragrafi del presente articolo, quando è stato affermato che gli olivi, se curati e piantati in zone con condizioni climatiche e di suolo favorevoli, possono arrivare a vivere più di 100 anni.

Questo aspetto rende la pianta molto affascinante, più di quanto già non lo sia! La fase di crescita giovanile riguarda i primi cinque anni, durante i quali le energie della pianta sono incanalate soprattutto sulla crescita delle radici e dei rami. La fioritura e la produzione dei frutti non è presente in questa fase

di vita, ma inizia a partire dai 5 anni di età. Per ottenere la massima resa, in termini di fruttificazione, è necessario attendere i 20 anni di età e prosegue fino a circa i 50 anni, quando inizia la fase della senescenza, che può durare decenni, durante la quale si ha una sempre minore produzione di olive.

Scopri come e quando potare l’olivo!

L’olivo ha un proprio ciclo vitale, come visto, molto lento e, di conseguenza lungo. Nell’arco dei dodici mesi, tuttavia, possiamo affermare che la pianta entra in stasi invernale per poi riprendere la crescita vegetativa in primavera, con conseguente fioritura. Nel periodo estivo si vedono comparire i frutti che verranno raccolti

a maturazione, nei mesi da ottobre a dicembre. In base a questo ciclo vitale annuale, dovranno essere effettuati interventi mirati al raggiungimento della massima produzione. La potatura è uno di questi. Il periodo ideale per potare l’olivo è la fine dell’inverno fino all’inizio della primavera, da febbraio ad aprile, per l’esattezza.

Eseguire una corretta potatura significa eliminare meccanicamente i rami secchi, vecchi o malati per migliorare l’areazione della chioma, la possibilità di filtrazione della luce e, di conseguenza, ridurre il rischio di malattie e, al tempo stesso, favorire la crescita di nuovi rami che potranno fruttificare in abbondanza (sicuramente più dei rami vecchi!).


Un riepilogo breve

L’olivo è chiamato in botanica Olea europaea. Appartiene alla famiglia delle Oleaceae ed è originario del bacino del Mediterraneo. Qui viene coltivato in Italia (soprattutto in Toscana e in Puglia), Tunisia, Grecia e Spagna, giusto per fare qualche esempio. La produzione delle olive è l’obiettivo della coltivazione in quanto da esse

si ricava l’olio extra vergine, utilizzato in cucina come condimento. La potatura è una operazioni essenziale per garantire in pieno sviluppo della piante e un’ottima produzione di olive. Essa dovrebbe essere effettuata da febbraio ad aprile, eliminando i rami vecchi e malati per arieggiare e illuminare la chioma e permettere la nascita di nuovi rami.

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