Cosa accade quando utilizzi la cenere per fertilizzare i pomodori? Ecco la risposta

I pomodori sono uno degli ortaggi più amati di tutti, super versatili in cucina, si possono usare per tantissime ricette. Fra l’altro, proprio molti piatti della cucina italiana sono realizzati con i pomodori, come i nostri buonissimi sughi, l’iconica pizza, la bruschetta e tantissimo altro. C’è chi decide di coltivarli in vaso, perché magari non ha un giardino o un orto da coltivare.

Oppure, appunto, chi è più fortunato da avere uno spazio all’aperto, non ci pensa due volte a coltivarli qui. I pomodori, dopo poco tempo dalla coltivazione, già daranno i loro frutti, quindi sarà una vera e propria soddisfazione raccogliere questi ortaggi dalla propria piantina, per adoperarli in qualche ricetta. Per fortuna prendersi cura di questa pianta non è complesso.

Ci sono solo alcuni aspetti da considerare perché, come tutte le piante, anche questa ha bisogno di acqua, luce, condizioni ambientali favorevoli e fertilizzanti specifici, il nutrimento che serve proprio ai pomodori per crescere bene e per dare questi ortaggi buonissimi, rossi e succosi. Invece di acquistare i fertilizzanti, però, possiamo usarne uno “fatto in casa”: si tratta della cenere.

L’importanza di fertilizzare i pomodori

Fertilizzare i pomodori è davvero importante per avere un raccolto di qualità perché è così che si passano alla pianta tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Si possono usare tanti fertilizzanti, organici o sintetici, ma l’importante è che questa operazione venga fatta con cura, senza sovralimentate la pianta, e soprattutto nei momenti giusti.

Il terreno infatti deve essere ben drenato in modo che la concimazione sia omogenea, ovvero tutta la pianta ottenga il nutrimento allo stesso modo. L’uso del fertilizzante deve avvenire prima della semina e durante la crescita della pianta, usando un fertilizzante a base di azoto, fosforo e potassio che sono “alimenti” essenziali per farla vivere in salute e farle produrre frutti.

In genere i pomodori hanno bisogno di fertilizzante durante tutta la loro vita. Per esempio il fertilizzante con azoto, fosforo e potassio si può aggiungere ogni due settimane al terreno. Ancora, si può usare del fertilizzante organico come letame o compost oppure non tutti lo sanno ma per tale scopo si può usare anche la cenere.

La cenere per fertilizzare i pomodori

La cenere che “produciamo” bruciando la legna della stufa, per esempio, si può usare per concimare tante piante fra cui i pomodori. Infatti, è utilissima per arricchire il terreno di varie sostanze utili. A differenza dei fertilizzanti che acquistiamo, questo è totalmente naturale e soprattutto ci permette anche di riusare qualcosa che in realtà siamo soliti buttare via, uno scarto.

La cenere infatti contiene potassio, fosforo e magnesio e le piante necessitano proprio di questi nutrienti per crescere bene e dare i frutti. Inoltre, contiene anche calcio e quindi rende meno acido il terreno. L’importante è solo non usarne un quantitativo troppo elevato perché potrebbe rivelarsi nociva per le piante.

Purtroppo la cenere non è un concime completo, quindi va sempre arricchito con altri prodotti o con il letame oppure usata per arricchire il compostaggio. Ciò non toglie che sia davvero un fertilizzante naturale e a costo zero, benefico per le piante, fra cui i pomodori e, in più serve anche a tenere lontane le lumache che potrebbero danneggiare la pianta.

Che tipo di cenere usare e come farlo

Non si può usare la cenere che deriva da sostanze chimiche (per esempio dalla bruciatura della plastica), ma solo quella che deriva da legno non trattato (quindi va evitato quello in cui ci sono colle o vernici). È l’ideale la cenere che viene dalla stufa, dal camino, dal barbecue o dal pellets (se è composto al 100% da legname).

Per usare la cenere come concime, bisognerà solo aggiungerla al terreno e in men che non si dica questa apporterà nutrienti alla pianta. Dato che la cenere non va via facilmente con la pioggia, perché si tratta di un concime duraturo, si può anche concimare con questo “prodotto” solo una volta all’anno. Comunque, dopo aver concimato con la cenere, occorrerà aggiungere altro concime a base di azoto.

Infatti, un contro della cenere è proprio quello di non contenere azoto che è invece essenziale per i pomodori. Altri aspetti negativi di questa sono che può essere nociva, soprattutto se la sua provenienza è dubbia (e quindi non deriva solo dal legno) e può alzare il pH del terreno rendendolo troppo basico. Quindi, sebbene sia lodevole il fatto che stiamo evitando uno “spreco”, e risparmiando, dovremmo per prima cosa tutelare la nostra pianta: avrà bisogno anche di altro fertilizzante aggiuntivo.

Conclusione

La cenere è un fertilizzante naturale e a costo zero che “produciamo” ogni giorno usando la stufa, il camino, il barbecue o i pellets. Quindi è portentosa per concimare la nostra pianta di pomodori, facendola crescere forte e ricca di frutti. Eppure, il consiglio è sempre quello di integrare questa fertilizzazione con dell’azoto.

Infatti, come visto la cenere è carente di questo nutriente essenziale per la pianta. Ciò non toglie che, essendo un fertilizzante duraturo, ci basterà usarla una volta all’anno per avere un terriccio ricco che fornirà i nutrienti necessari alla pianta per crescere rigogliosa e per darci un raccolto abbondante. Come se non bastasse, la cenere terrà lontane le malattie fungine ed anche le lumache che possono compromettere la salute della pianta.

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