Rosmarino rigoglioso usando un sistema “fuorilegge” per il giardinaggio: la guida completa

Pianta amatissima quanto diffusa quella del rosmarino, che porta sulla tavola il tipico gusto mediterraneo che è individuabile in particolare lungo la penisola italiana e sulle coste del mediterraneo, anche se è oramai onnipresente in varie parti d’Europa e del Mondo, questa specie ha avuto una lung aforma di apprezzamento anche in altri ambiti.

Avere rosmarino che crescere in modo rigoglioso garantisce infatti l’impiego di una specie sempreverde, mediamente resistente ai cambi di temperatura ed ambientali (le piante sempreverdi non modificano la propria forma di aspetto nelle foglie con il trascorrere delle stagioni9. Nonostante risulti essere facile da coltivare esistono metodi per garantire una crescita eccellente.

Spesso il rosmarino viene indicato come prima pianta da far crescere in vaso, in orto o giardino, dato che la duttilità che lo contraddistingue garantisce una eccellente “presa” anche su terreni non particolarmente selezionati. Questo è sicuramente vero, allo stesso tempo basta poco per concepire una cresita molto rigogliosa di questa specie.

Erba perenne

Il rosmarino viene apprezzato in tantissime ricette, in tempi antichi ma anche in quelli contempornanei, in particolare viene apprezzata la forte capacità odorosa, scatenata dalle foglie che crescono su arbusti ramificati che si direzionano verso l’alto con il tempo. E’ una specie rustica, quasi selvatica, che un tempo cresceva spontaneamente non lontano dalle coste italiane.

Diffusa anche in altre aree del mondo, provilegia il clima temperato ed è molto legata alla dieta Mediterranea. Ha ottime capacità anche nutritive, consumata anche in tisane e decotti, può garantire un attima presenza di antiossidanti ed ha capacità astringenti e calmieranti, usata come condimento riesce ad essere rafforzativa di vari sapori, ad esempio nei confronti di carne e pesce.

Possiamo indifferentemente sviluppare delle piante partendo dalla semina ma è molto più semplice acquistare piantine già cresciute inizialmente oppure possiamo sviluppare la talea. Quest’ultimo viene definito quasi “fuorilegge” ma non è esattamente così, in quanto fare una talea non pregiudica assolutamente la pianta originale se effttuata con abilità e con qualche trucco.

Come far crescere bene il rosmarino

E’ una pianta erbacea che ha bisogno di un terreno circoscritto, se sarà portata a crescere da sola senza cure, potrà diventare quasi infestante nel giro di meno di un anno. Per questo conviene conservarla in una cassetta oppure in un vaso abbastanza grande oppure ancora in una porzione del giardino delineata.

Ha bisogno di un terreno equilibrato nell’acidità, sufficientemente concimato (ma non troppo), le radici sono resistenti anche ad un po’ di siccità ma al contrario sono delicate nei confronti di acqua ed umidità in quantità eccessiva, che fa marcire la pianta ancora prima della sua crescita effettiva. Per questo è essenziale rendere il terreno ben drenante, magari mischiandolo con torba o sabbia.

Mescolare e zappettare il terreno è essenziale alcuni giorni prima dell’innesto dal vaso: conviene anche scegliere una porzione di terreno ben soleggiato e portato all’esposizione, anche se nelle prime settimane è bene evitare condizioni stressanti. Il rosmarino è una pianta resistente ma che al tempo stesso può soffrire nelle prime settimane se il terreno non resta sufficientemente umido.

Cose da ricordare

Importante miscelare una quantità discreta di concime, va bene lo stallatico, o un qualsiasi compost equilibrato come anche il letame, questo va miscelato nelle quantità medie di una tazza ogni metro quadro di terreno, aggiungendolo e mischiando il tutto prima dell’innesto. La pianta andrà piazzata dove preferiamo, a riparo dalle forti correnti, sviluppando una buca poco più grande del terreno stesso.

Il rosmarino non perde le foglie a cadenza stagionale essendo una sempreverde ma diversamente parlando sviluppa comunque la necessità di un “rinnovo”, potando gli arbusti nel momento e nel modo giusto. Generalmente conviene farlo a fine estate, quindi diverse settimane prima dell’inverno, oppure subito dopo con la fine di quest’ultimo periodo.

Concentrarsi solo su tagli esterni, senza andare in profondità, e scegliere in particolare gli arbusti abbastanza rigidi e legnificati, che sono quelli più vecchi di quelli verdi, dare prevalenza ai rami che si trovano nella porzione inferiore rispetto alla parte superiore, importante anche considerare il tutto come un’opera di rinnovo, che non dev essere quindi considerabile eccessiva.

Replicare il rosmarino

Dalla potatura possiamo anche replicare e costituire quindi una nuova pianta: durante una giornata soleggiata, scegliere un ramo abbastanza lungo, in salute e con le foglie in buone condizioni, tagliarlo fino ad ottenere un ramo abbastanza regolare come forma, questo potrà essere lasciato in un bicchiere d’acqua, che dovrà essere tenuto in posizione illuminata (ma non proprio sotto il sole) per alcune settimane.

Quando avrà generato delle radici sufficientemente robuste, possiamo decidere di spostarlo in vaso, e poi solo successivamente, dopo almeno un paio di mesi, possiamo decidere di rinvasarlo in un contenitore più grande oppure direttamente in orto oppure in giardino. Come detto, in questa fase la pianta non deve essere “ignorata” quindi lasciata a se stessa.

Lascia un commento