Il miele è un alimento spesso presente sulle nostre tavole in diversi momenti della giornata, dalla colazione alla presentazione dei formaggi a fine cena. Dei suoi benefici si parla spesso, ma non sempre andando a fondo con un approccio scientifico. In questa guida, sempre utilizzando parole semplici, abbiamo scelto di approfondire questo aspetto.
Se sei qui, vuol dire che ti interessa particolarmente scoprire cosa si cela dietro un alimento, esaltato anche in passato in diverse epoche storiche, dalla grande versatilità nella cucina occidentale. Come sempre quando si tocca il tema dell’alimentazione, l’invito è a prendere contatto con un nutrizionista, un dietista o un dietologo per chiarire meglio le informazioni e la compatibilità del miele con il proprio stato di salute.
Detto questo, non ci resta che addentrarci alla scoperta dei benefici, scientificamente provati, di un alimento che, dagli antichi Greci, erano considerato un prezioso elisir di lunga vita. Continua a leggere nei prossimi paragrafi della guida per scoprire di più sull’impatto che ha sulla salute (e sulle controindicazioni da conoscere assolutamente).
La composizione e i principali benefici del miele
Sostanza viscosa e dal contenuto zuccherino elaborata da diversi insetti, api in primis, utilizzando il nettare dei fiori o la resina secreta da svariate piante – in questo caso, si parla tecnicamente di miele di melata – il miele apporta, all’etto, circa 300 calorie. Entrando nel vivo della sua composizione, ricordiamo che, su 100 grammi, più o meno 20 sono a base di acqua.
Un’ottantina, invece, sono di carboidrati, mentre solo 0,6 grammi circa rappresentano il riferimento quantitativo per l’apporto proteico. Fonte di diversi minerali, di potassio in particolare, presente, considerando il singolo etto, in una quantità di circa 50 mg, il miele è caratterizzato dalla presenza di vitamina B2, B3 e vitamina C.
Tra i suoi benefici troviamo il contributo all’efficienza della memoria e al controllo dello stress. A fronte di uno stile di vita salutare, che deve essere caratterizzato dall’attenzione alla dieta e da un’adeguata attività fisica, il miele aiuta a migliorare la qualità del microbiota intestinale, fondamentale per diverse funzioni dell’organismo, dall’efficienza del sistema immunitario al tono dell’umore.
Miele, un prezioso alleato naturale della salute
Il miele, che può avere un sapore diverso a seconda della provenienza del nettare – forse non sai che esistono, esattamente come per il vino, dei sommelier dei mieli – è un efficace antibatterico naturale, che può aiutare ad alleviare efficacemente disturbi come la tosse e il mal di gola. Il segreto? Nella sua straordinaria composizione di nutrienti, che può variare a seconda dell’origine.
Giusto per citare un esempio, ricordiamo che il miele di ginepro si rivela particolarmente prezioso nei casi in cui si ha la necessità di tenere sotto particolare controllo i livelli di colesterolo. Quello di tarassaco, invece, è un toccasana per il benessere dei reni. Sapevi che, al di là delle differenze che riguardano il miele proveniente dal nettare delle svariate piante, il miele integrale?
Tra le sue caratteristiche è possibile citare il contenuto di antiossidanti molto più alto rispetto al miele tradizionale. Nell’elenco dei loro benefici, troviamo la capacità di mitigare i processi infiammatori che, impattando sull’intestino, creano datti, in generale, a tutto l’organismo. In virtù del processo di pastorizzazione a cui viene sottoposto prima di essere immesso in commercio, è mediamente più liquido.
Il miele può essere assunto al posto dello zucchero?
Naturale a questo punto è chiedersi se il miele possa essere o meno assunto al posto dello zucchero. La risposta è affermativa. Il motivo è legato, oltre che alla sua efficacia dolcificante, anche al maggior apporto di nutrienti benefici che garantisce. In poche parole, a differenza di quanto accade con le classiche bustine da zucchero che troviamo al bar, non si ha a che fare con calorie vuote.
Essenziale, ovviamente, è non esagerare. Il miele, pur essendo caratterizzato da un indice glicemico leggermente più basso rispetto a quello dello zucchero, è comunque, come ricordato nelle righe precedenti, estremamente calorico. In generale, uno o due cucchiaini da caffè al giorno, a fronte di una situazione di normopeso, vanno benissimo.
Nel momento in cui lo si include nella propria dieta, uno stratagemma per abbassare l’indice glicemico prevede il fatto di associarlo ad alimenti ricchi di proteine, come per esempio lo yogurt, da scegliere rigorosamente bianco e senza zuccheri aggiunti. Se si porta in tavola questo mix a colazione, è utile aggiungere, per completezza, anche una fonte di fibre, per esempio la frutta.
Controindicazioni
Il miele deve essere rigorosamente messo al bando nel corso dei primi due anni di vita. Il motivo è il rischio di botulismo, una condizione patologica potenzialmente fatale. Nell’età adulta, il suo consumo deve essere evitato o fortemente moderato in caso di obesità o diagnosi di diabete. Lo stesso si può dire per tutti quelli che seguono, per diversi motivi, una dieta ipocalorica.
Concludiamo ricordando che, se possibile, è il caso di focalizzarsi su mieli provenienti da piccole realtà. Si ha così la certezza della massima qualità del prodotto e si sostengono aziende che portano avanti una sapienza artigianale che dura da secoli e che rappresenta, assieme ad altre filiere, un’eccellenza per il nostro Paese.